lunedì 9 marzo 2015

SIGNOR SPOCK, DOTTOR SPOCK


E’ morto Leonard Nimoy.

Lo so è morto da un po’, ma io solo adesso trovo la voglia di buttare giù due righe.

Per tutti e in particolare per me era e sempre sarà Spock di Star Trek.
Io con Star Trek ci sono cresciuta e sin da bambina salivo sull’ Enterprise per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima.
Adoravo il vulcaniano dalle orecchie a punta, che più di qualsiasi altro personaggio che ha attraversato la saga in questi 50 anni ne è stato il simbolo, anche per chi la serie o i film non li ha mai visti.

Permettetemi però di sottolineare tristemente che le grandi testate italiane non sanno quello che scrivono soprattutto quando si parla di fantascienza.
Non è possibile che ancora Leonard Nimoy venga definito il “dottor Spock”, confondendolo con il pediatra statunitense di nome Benjamin Spock.
Il dottor Spock come viene chiamato dai giornali italiani non ha nulla a che vedere con il signor Spock che sull’ Enterprise è l’ufficiale scientifico. Il ruolo del dottore era affidato all’anche lui compianto DeForest Kelley che interpretava Leonard “Bones” McCoy (nella nuova saga di JJ Abrams interpretato da Karl Urban).
Il paradosso è arrivato con un giornale che è riuscito a titolare “Addio a Nimoy dottor Spock di Star Wars” (!!!!!!!). Probabilmente avrà fatto saltare dalla sedia sia i fan di Star Trek che quelli di Star Wars.

Per celebrare comunque un grande attore e un personaggio che è diventato un’icona della cultura popolare vi consiglio di recuperare qualche episodio della serie classica per conoscere meglio Spock e i vulcaniani. Si tratta anche di alcuni dei miei episodi preferiti.

-          Amok Time (il Duello)
-          Mirror, Mirror (Specchio, specchio)
-          Journey to Babel (Viaggio a Babel)
-          This Side of Paradise (Al di qua del Paradiso)
-         All Our Yesterdays (Un tuffo nel passato)
-         The Menagerie part.1 e 2 (L’Ammutinamento part.1 e 2)
-      The Trubble with Tribbles (Animaletti pericolosi, non proprio Spock-centrico, ma da vedere lo stesso)

A cui potete aggiungere il secondo film dell’era classica The Wrath of Kahn (L’ira di Kahn).


Ora non posso che augurarvi, con il tipico saluto vulcaniano, Lunga vita e prosperità (Live long and prosper).



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